Epistola allo studente di astrologia

 

Dopo aver considerato il tuo Dio e ciò che tu sei, in quanto servo di Dio, ora ricevi istruzioni su come vorrei che tu ti comportassi nella tua pratica. Poiché giornalmente conversi con i cieli, cosi istruisci e forma la tua mente secondo l’immagine della Divinità; impara tutti gli omamenti della virtu e sii in essi sufficientemente istruito: sii umano, cortese, amico con tutti, privo di eccessi; non affliggere gli sfortunati con il terrore di un severo giudizio; invitali a rivolgersi a Dio per dirottare gli eventi che incombono su di loro; sii gentile, sobrio, non bramare possedimenti; dà di buon grado ai poveri, sia in denaro che in consigli; non permettere che le ricchezze del mondo ti inducano in un verdetto erroneo, o tale che possa disonorare la tua arte. Evita i giudizi contro la società in cui vivi; evita di metterti in contrasto con la legge ed allontana ogni controversia; nei tuoi studi sii “totus in illis” in modo che tu possa essere “singulus in arte”.

 

Non essere bizzarro o desideroso di imparare ogni scienza; non essere “aliquid in omnibus”; sii fedele, tenace, non svelare i segreti altrui. Istruisci tutti gli uomini a vivere bene: sii tu stesso un buon esempio; ama il tuo paese natio; non essere turbato se si parla male di te, “conscientia mille testes”. Dio non lascia alcun peccato impunito, nessuna bugia non vendicata. Prega per i grandi nobili, onora la piccola nobiltà ed i piccoli proprietari terrieri d’Inghilterra; rispetta gli ordini del Parlamento; abbi una opinione rispettosa dei nostri degni uomini di legge, perché senza il loro sofferto sapere e l’assistenza di qualche gentiluomo di animo sincero noi potremmo ancora essere fatti schiavi, ma non lo saremo; ora noi possiamo vedere con la stessa chiarezza di molti membri del clero.

 

WILLIAM LILLY

Questa epistola fu scritta nel 1647.